La parola “sagra” deriva dall’unione di due parole di lingua inglese : “ Safe- guard” o contenitore, muffola che si utilizza all’interno del forno per cuocere questa particolarissima ceramica.
Molte sono le tipologie di contenitori possibili ma spesso utilizzo fogli di alluminio e dell’argilla per fissare il materiale organico e far sì che anche essa possa espellere la sostanza di sali e minerali.
Il forno che verrà utilizzato per queste cotture sarà un normalissimo forno raku, meglio se in fibra ceramica.
Si possono utilizzare tutti i tipi di argilla con un minimo di resistenza allo shock termico, preferibilmente dei grès bianchi contenenti una chamotte compresa tra 0,02 e 0,5. Utilizzo spesso anche argille da pirofila ferrose.
Un manufatto destinato a questa tecnica deve avere delle precise caratteristiche, molto simili agli oggetti in raku dolce e naked raku.
Dopo la prima cottura utilizzo cloruri e solfati con materiali organici come foglie, fili di ferro, fondi di caffè, stoppa, segatura, zucchero, crini di cavallo che doneranno cromatismi dai grigi perlacei ai neri profondi.
Il cloruro ferrico costituirà la nostra base colorante, mentre carbonati e sali di cobalto e rame arricchiranno di sfumature policrome il nostro oggetto.
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2 Giugno 2014
RAKU
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